sabato 30 novembre 2024

In Cammino...

Il lavoro ...va... tanti spostamenti (soprattutto all'inizio x affiancamento), tante situazioni, tante fragilita' fisiche o psico/relazionali, isolamenti...in cui "entro"...portando un po' di sollievo-ossigeno dove e quando posso...oltre alla prestazione richiesta (igiene, piccole medicazioni, movimentazione, ascolto, supporto). Non mi annoio, riesco a passare del tempo in riva al lago quando finisco o durante le pause (ho utenti fino a Brienno )...Mi stimola l'entrare nelle case, nelle situazioni...senza aspettative e prestese... Sono di passaggio...ho l'orizzonte di cieli africani, vivo il giorno, presente a me stesso, a chi incontro. Sono vento che passa, acqua che scorre...lascio andare... ricevo molto, sto bene. Non ultimo...riesco con il part-time a "seguire" i miei genitori ed anche a non perdere i contatti con la "strada"...quando riesco vado ancora al Centro Caritas di Como, a portare vicinanza, qualche consiglio, qualche parola di sollievo ed affetto, a tagliare i capelli a quelli che chiedono...opere di misericordia... Il lavoro...e' una missione...con questo spirito mi approccio; gli utenti ( cosi' vengono chiamati...) da cui vado se ne accorgono...mi pare...percepiscano gentilezza, compassione, vicinanza, delicatezza, cura. In poco tempo ho gia' creato legami profondi...con loro, con alcuni loro famigliari. Si raccontano x quel che riescono... quante storie, anche sofferte, e non accettazioni ( madri verso figli autistici o cmq particolarmente vulnerabili, figli e figlie verso madri o padri, o tutt'e due, all' epilogo della loro esistenza terrena)!...direi che cio' che appesantisce e' spesso, proprio, la non accettazione delle situazioni... cioe' gli attaccamenti...gli affetti disordinati...come dice Sant'Ignazio nei suoi esercizi spirituali... Mi sento preparato x entrare in queste situazioni...sto bene, faccio esperienza, prendo appunti, contemplo il lago...vivo il presente... faccio il pieno di vita...in ogni caso c'e' anche tanto bene in giro...lo si sente , lo si vede, se si "scava" nel silenzio, oltre il chiasso, l'affanno e la frenesia che pare dominino in quest'epoca, almeno in questo contesto di Como in cui sto vivendo oggi... Ah dimenticavo...ultimo ma non ultimo...con alcuni utenti parlo in dialetto, almeno con alcuni del lago... Brienno, Carate, etc...il dialetto comasco/ valdintelvese...sai all'estero tra portoghese, inglese, kiswahili, amarico...l'italiano l'ho cmq sempre sentito, parlato...il dialetto, quello che parlano i miei genitori, che ho appreso in famiglia...quello mai...insomma, mi pare sia un po' un ritorno...alle radici... nell'attesa di orizzonti...spazi e tempi piu' ampi...a Dio piacendo...ogni bene a voi! Giuseppe

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