Il piu' grande, ritratto nella foto a dx, si chiama Juan, ha dodici anni ed e' cittadino statunitense.
Si trova in Messico, in una struttura di accoglienza, perche' il Padre e la Madre sono stati deportati dagli Usa.
Vivevano tutti e tre in california, a San Bernardino, poco lontano da Los Angeles, il padre di Juan, avendo la residenza negli Stati Uniti, dieci anni fa' aveva servito nel corpo dei Marines, con cui era stato anche in Iraq.
Rientrato dalle missioni aveva iniziato a bere, e dopo due fermi di polizia e due arresti per stato di ebrezza durante la guida, le autorita' statunitensi gli hanno revocato il permesso di residenza, e subito deportato fuori dai confini, a Tiujana Mx.
La moglie, anche lei con un permesso di residenza, ed il figlio, lui cittadino degli Stati Uniti perche' nato in California (negli Usa vige lo Ius Soli) sono stati costretti a rientrare in Messico accanto al Padre, che ora lavora in una maquiladoras ( fabbriche in subappalto, filiali di multinazionali di proprietà straniere che beneficiano di bassi salari ed esenzioni fiscali, luogo di lavoro di molti messicani e clandestini in paziente attesa di valicare il confine) per 2 dollari l'ora (almeno 10 h al giorno x 5 gg settimanali).
Cosa sogna Juan? Di rientrare al piu' presto negli Usa, ritrovare i suoi amici, riprendere la scuola a San Bernardino, e tra qualche anno entrare nei Marines, proprio come suo Padre...
Ps: sono centinaia gli ex militari americani (xche' non cittadini Usa) deportati fuori dai confini nazionali, dopo aver compiuto reati e violenze legati soprattutto alla Sindrome post-traumatica da stress, o nevrosi da guerra.
Si trova in Messico, in una struttura di accoglienza, perche' il Padre e la Madre sono stati deportati dagli Usa.
Vivevano tutti e tre in california, a San Bernardino, poco lontano da Los Angeles, il padre di Juan, avendo la residenza negli Stati Uniti, dieci anni fa' aveva servito nel corpo dei Marines, con cui era stato anche in Iraq.
Rientrato dalle missioni aveva iniziato a bere, e dopo due fermi di polizia e due arresti per stato di ebrezza durante la guida, le autorita' statunitensi gli hanno revocato il permesso di residenza, e subito deportato fuori dai confini, a Tiujana Mx.
La moglie, anche lei con un permesso di residenza, ed il figlio, lui cittadino degli Stati Uniti perche' nato in California (negli Usa vige lo Ius Soli) sono stati costretti a rientrare in Messico accanto al Padre, che ora lavora in una maquiladoras ( fabbriche in subappalto, filiali di multinazionali di proprietà straniere che beneficiano di bassi salari ed esenzioni fiscali, luogo di lavoro di molti messicani e clandestini in paziente attesa di valicare il confine) per 2 dollari l'ora (almeno 10 h al giorno x 5 gg settimanali).
Cosa sogna Juan? Di rientrare al piu' presto negli Usa, ritrovare i suoi amici, riprendere la scuola a San Bernardino, e tra qualche anno entrare nei Marines, proprio come suo Padre...
Ps: sono centinaia gli ex militari americani (xche' non cittadini Usa) deportati fuori dai confini nazionali, dopo aver compiuto reati e violenze legati soprattutto alla Sindrome post-traumatica da stress, o nevrosi da guerra.
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