domenica 11 ottobre 2020

Un Istante, D' armonia, D'infinito.

 


"Non fu il tempo ad ingannarmi, 

fui io a farlo:

correndo troppo in avanti, 

nella paura del futuro, 

o troppo indietro, 

in un'immaginaria nostalgia di passato.

 Qui ed ora,

 i ricordi sbiadiscono,  

si fondono gli odori e le essenze:

il timo, l'alloro ed il rosmarino mediterranei, 

il berbere' d'Etiopia,  

il ginepro alpino, 

 il muschio delle vallate intelvesi.

E confondo i refoli di vento:

l' inebriante brezza marina,

l'infuocato scirocco,

 la breva del lago,

 l'aria gelida dei grandi laghi americani.

In ogni frammento di vento e di profumo, 

di vita e di cammino,

 ritrovo l'uno, l'insieme,

 la pienezza.

Cosa ho imparato a ballare? 

Il tango, la nicaraguita od i mariachi?

la samba o la capoeira?

 il country americano od il folk irlandese?

Le melodie del sud od il fado portoghese?

 le danze africane, balcaniche o la dabka palestinese?

Tutto è connesso,

 nessuno si salva da solo, giusto,

ma io dove sono?

 Dove avrei dovuto fermarmi?

Chi sarei stato?

Che cosa ho sognato?


Nulla di ciò vorrei contasse più, 

per grazia divina sono vivo,

 ed ogni luogo mi ha ubriacato più di quanto io mi ubriacassi in ogni luogo;

radice e' un rintocco di campanile,

ovunque, 

 in questa vita, ora e qui, 

passato e futuro vorrei si fondessero,

per stare in ogni mio tempo, 

in Val di Muggio ed in Sicilia,

su un crinale alpino, 

su un promontorio del lago Superiore e del lago Vittoria,

sul Pacifico o sull'Atlantico,

qui ed ora,

non più luoghi, non piu tempo, 

solo proteso al vento;

e, nell'oscurità della notte,

confondere le luci dei pescherecci 

con quelle dei rifugi alpini in cui ho bivaccato,

perche' la luna è la stessa, 

e splendido è il suo riverbero sul mare, 

così come lo è su un ghiacciaio perenne.

Vorrei che il buio intorno fosse solo contorno, 

e sentire il tutto in ogni dove:

nel volto sereno di mia madre,

nel volto d'amore di tutte le madri, 

di tutte le donne,

di tutte le prostitute,

di tutti i bambini,

di tutti i barboni.

Senza più nostalgia dei passati,

o paure dei futuri, 

non più frammenti di vite,

quante le mie!

Solo una, ora,

nel tempo dell'abbandono:

 come nulla più mi appartenesse,

facendo pace col tempo,

solo appartenergli, 

appartenere al vento, 

al mare, 

alla sabbia,

alla polvere.

Come un granello, 

una goccia, 

un istante,

d' armonia, 

d'infinito"

GLM


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