Sono piu' di 11 milioni
gli immigrati irregolari negli Stati Uniti, ispanici per la maggior parte.
Il congresso, nonostante l'impegno del
presidente Obama, non e' riuscito ad approvare una legge per regolarizzare e
regolare il fenomeno.
L'ultima sanatoria, che riguardava gli
irregolari che da almeno 5 anni risiedevano negli Usa, e' datata 2013: allora 5
milioni di clandestini furono regolarizzati dal Governo.
Gonzalo, nato in un villaggio sulla Sierra
Norte di Guadalajara, in Messico, e' stato regolarizzato allora.
Ha attraversato il confine messicano in
Arizona, poco lontano da Tucson, poi' ha lavorato per diversi anni a Phoenix,
prima di arrivare a Detroit, citta' in cui si e' stabilito con la
moglie, anch'essa messicana, e con i suoi 4 figli, tutti americani perche' nati
sul suolo statunitense.
Negli States vige lo ius soli: chi nasce
sul suolo americano diviene immediatamente cittadino statunitense.
Trump ha minacciato, se sara' eletto
presidente, di "deportare" i clandestini.
Hillary Clinton, se eletta, si impegnera'
per ulteriori e piu' larghe sanatorie (il voto ispanico e' tradizionalmente
democratico).
La realta' e' che poter contare su manodopera a basso
costo (6-7 dollari l'ora il salario per chi lavora in alcuni settori in cui non
e' richiesta particolare qualifica),
e' una necessita' per il sistema americano.
Chi lo' nega fa' mera propaganda.
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