Non c’e’ citta’ o villaggio negli Stati Uniti che non ospiti un memoriale ai caduti.
Dal
profondo sud al profondo nord, da est ad ovest, non c’e’ famiglia che non abbia
avuto combattenti nelle grandi guerre mondiali prima, poi’ in Corea, poi’ in Vietnam,
ed infine, con un impegno numerico
ridimensionato, in Somalia, Iraq ed Afghanistan.
Gli
Stati Uniti D’America ed il proprio esercito: un tema centrale per comprendere
molte dinamiche del Paese, ed oltre.
Attraversando il nord degli Stati Uniti, si incrociano memoriali decorati con fiori e bandiere a stelle e strisce ovunque, anche nei villaggi piu’ remoti del Michigan o del Wisconsin, cosi’ come si incrociano continuamente grandi pannelli pubblicitari che invitano ad arruolarsi nella US Navy,
Us Air Force, Us Army e Us Marines.
Attraversando il nord degli Stati Uniti, si incrociano memoriali decorati con fiori e bandiere a stelle e strisce ovunque, anche nei villaggi piu’ remoti del Michigan o del Wisconsin, cosi’ come si incrociano continuamente grandi pannelli pubblicitari che invitano ad arruolarsi nella US Navy,
Us Air Force, Us Army e Us Marines.
Anche
da qui, da paesi remoti e selvaggi, sono partiti e partono i giovani che si
arruolano, verso le basi di addestramento, per poi’ essere inviati in Europa,
nel Pacifico, ovunque ci sia stata una guerra, ovunque ci sia una base statunitense
nel Mondo.
Oggi
quasi tutte le famiglie ricorderanno almeno un loro caduto: un nonno ucciso in
Sicilia od in Normandia, un padre ad Dak Tok o sul delta del Mekong in Vietnam,
un figlio ucciso a Sadr City in Iraq o nella valle del Gulistan in Afghanistan.
Il
Memorial Day fu’ pensato dopo la guerra di secessione, per riconciliare tutti
gli americani, nordisti e sudisti, per cercare di dare unita’ al paese,
attraverso un sentimento comune di cordoglio per i caduti.
Fu’
solo dopo la prima guerra mondiale che la ricorrenza divento’ diffusa e
condivisa, e solo dal 1971, anno in cui il Congresso la riconobbe ufficialmente,
che e’ festa nazionale.
Insieme
al Thanksgiving ed all’Indipendence Day, il Memorial Day è la festa più sentita
dal popolo americano: si onorano i militari caduti in tutte le guerre
affrontate dagli Stati Uniti dalla guerra di secessione ad oggi, – piu’ di un un milione.
L’America
divisa da questa strana e dura campagna elettorale, oggi si ritrova unita
davanti ai memoriali.
Perche’
retorica o no, il sistema funziona, perche’ retorica o meno, i giovani
americani lasciano fidanzate o mogli, figli, padri e madri, per andare sui
campi di battaglia, e qualche volta tornano a casa a brandelli, in una bara avvolta
dalla bandiera a stelle e strisce.
Perche’ se anche possono apparire retoriche le campagne pubblicitarie dei marines, che incitano all’onore, al carattere, all’orgoglio, alla difesa del bene e dei buoni contro i cattivi, perche’ se anche, ormai, ad arruolarsi sono piu’ che altro le minoranze povere, in particolare ispanici ed afro-americani (ma succedeva cosi’ gia’ ai tempi della guerra del Viet-Nam, perche’, nonostante la leva obbligatoria, che proprio alla fine di quel conflitto venne abolita, i bianchi di buona famiglia se volevano riuscivano ad “evitare” la chiamata alle armi), l’America e gli americani, ancora credono al loro ruolo, alla loro storia di vincitori e liberatori del male, cosi’ come e’ stato sul nazismo in Europa.
Perche’ se anche possono apparire retoriche le campagne pubblicitarie dei marines, che incitano all’onore, al carattere, all’orgoglio, alla difesa del bene e dei buoni contro i cattivi, perche’ se anche, ormai, ad arruolarsi sono piu’ che altro le minoranze povere, in particolare ispanici ed afro-americani (ma succedeva cosi’ gia’ ai tempi della guerra del Viet-Nam, perche’, nonostante la leva obbligatoria, che proprio alla fine di quel conflitto venne abolita, i bianchi di buona famiglia se volevano riuscivano ad “evitare” la chiamata alle armi), l’America e gli americani, ancora credono al loro ruolo, alla loro storia di vincitori e liberatori del male, cosi’ come e’ stato sul nazismo in Europa.
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