“L'orizzonte Del Mare, Di Gocce D'Infinito”.
Non è il suo dolce respiro,
od il farsi cullare dai suoi pacati movimenti,
non il suo refrigerio in estate,
neppure la salsedine che allevia il respiro,
né il suo sale rimarginante;
piuttosto è il suo orizzonte d' infinito,
il perpetuo movimento,
di eterna vita,
di frontiera dell'anima,
di premessa di ciò che potrebbe esserci in quell'oltre quasi impercettibile, però vivo e reale.
La libertà che ci prelude il mare costa fatica, quella d' affidarsi ad una meta protesa all'infinito,
di continuare a navigare senza sosta verso l'orizzonte che gli empi ignorano,
che i pagani deridono,
che i carnefici vorrebbero possedere e poi distruggere.
Ma anche l'orizzonte si trasforma in condanna,
quando lo sguardo si abbassa,
quando il desiderio di terra ferma, di ritorno e di nascondimento, hanno il sopravvento.
E' umano certo,
anche i marinai forse non sono così liberi: dopo tanto tempo in mare il loro sguardo si fa contrito,
e la ricerca si affievolisce ad un mesto desiderio di terra ferma.
Ma il viaggio non consente un ritorno che non sia miraggio ed inganno.
L'autentica ricerca e' nel contemplare, non nel possedere,
convivendo con il limite,con la consapevolezza che l'orizzonte sarà sempre là, oltre, irraggiungibile.
Ma è proprio quell'osare, di tenere lo sguardo su di esso, che rende il viaggio autentica prova di fede, di coraggio,
e di speranza.
E' l'eternità delle gocce d'acqua,
libere nel disperdersi nel mare.
GLM
od il farsi cullare dai suoi pacati movimenti,
non il suo refrigerio in estate,
neppure la salsedine che allevia il respiro,
né il suo sale rimarginante;
piuttosto è il suo orizzonte d' infinito,
il perpetuo movimento,
di eterna vita,
di frontiera dell'anima,
di premessa di ciò che potrebbe esserci in quell'oltre quasi impercettibile, però vivo e reale.
La libertà che ci prelude il mare costa fatica, quella d' affidarsi ad una meta protesa all'infinito,
di continuare a navigare senza sosta verso l'orizzonte che gli empi ignorano,
che i pagani deridono,
che i carnefici vorrebbero possedere e poi distruggere.
Ma anche l'orizzonte si trasforma in condanna,
quando lo sguardo si abbassa,
quando il desiderio di terra ferma, di ritorno e di nascondimento, hanno il sopravvento.
E' umano certo,
anche i marinai forse non sono così liberi: dopo tanto tempo in mare il loro sguardo si fa contrito,
e la ricerca si affievolisce ad un mesto desiderio di terra ferma.
Ma il viaggio non consente un ritorno che non sia miraggio ed inganno.
L'autentica ricerca e' nel contemplare, non nel possedere,
convivendo con il limite,con la consapevolezza che l'orizzonte sarà sempre là, oltre, irraggiungibile.
Ma è proprio quell'osare, di tenere lo sguardo su di esso, che rende il viaggio autentica prova di fede, di coraggio,
e di speranza.
E' l'eternità delle gocce d'acqua,
libere nel disperdersi nel mare.
GLM
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