giovedì 17 marzo 2022

Domenica a Kibera- Lo Slum Più Grande D'Africa

Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?»: Gen 3,9 La mia prima Domenica in Africa. Ricominciare da qui. Kibera, Soweto, pare sia lo slum più esteso d'Africa. Dettagli "tecnici", buoni più che altro per stilare statistiche o classifiche. Certezza è che questo slum e' periferia estrema, uno dei luoghi più poveri in assoluto, uno tra i bassifondi più abbandonati, così forse si e' abituati a dire, sul nostro pianeta. Ma bassi in che senso? Ed abbandonati da chi? Oggi, guidato da un confratello missionario - addentrandoci nello slum, camminando su sentieri infangati e pieni di rifiuti (l'olfatto e' il senso più potente...quindi immaginate), da cui si affacciano baracche in cui sopravvivono decine e decine di migliaia di esseri umani, insieme a cani pulciosi - partecipando poi alla Messa nella parrocchia di Kibera (durata quasi 3 ore, che però sono volate, nonostante non capisca quasi nulla di kiswahili, tra canti che mi sono sembrati più inni a Dio, cui Lui rispondeva con carezze all'anima, ed io che mi commuovevo) - mi sono sentito così in alto, ma proprio altissimo, tanto da "sentire" e sperimentare su di me, un'apertura di cuore tale da "riempirmi". Misericordia. Se è vero che Dio misericordia e', ed amore, beh, allora, certo, a questo luogo Dio è particolarmente vicino. Vicino agli ultimi della terra, i suoi preferiti. Lo sguardo di Dio: l' ho sentito, su di me, su questa gente, gli ultimi tra gli ultimi, i baraccati dell'estrema periferia del mondo. Adamo dove sei? Dov'è lo sguardo umano? Il cammino verso una nuova umanità non può che ricominciare da qui, ne sono certo, e questo ha a che fare con la misericordia. Nessuno può davvero ricominciare senza sperimentare la misericordia, quella umana, di Dio. Finché non ci sarà uno sguardo autentico ( non manipolatorio, e neppure pietistico) dell'uomo verso queste periferie estreme, mi sento di dire che non ci sarà mai un uomo nuovo. Ricominciare rivolgendo lo sguardo a qui, ai luoghi privilegiati dalla misericordia di Dio. Dio che muovi i mari ed i venti, la luna ed il sole, il cielo e la terra e le stelle, Dio onnipotente, madre e padre, così immenso da esserti fatto figlio, di essere cosi' piccolo, così vicino ai tuoi altri figli, gli ultimi tra gli ultimi, Dio che ti sei fatto uomo, che ti sei fatto nell'uomo più ferito ed abbandonato, nel baraccato, attraverso la tua misericordia, aiutaci a non perdere la speranza in te, uomo.