giovedì 28 dicembre 2023

Ultimo Dì Di Tirocinio Ospedaliero E La Scommessa Su Dio.

Concluso oggi tirocinio in ospedale Valduce di Como: e' stata, non lo nascondo, un'esperienza faticosa, in un ambiente non poco affaticato. Il contesto sanitario soffre ovunque, di una sofferenza strutturale, in cui a "pesare" sono soprattutto i tagli economici e di bilancio, con il conseguente sottodimensionamento del personale, che nelle zone di confine con la Svizzera - paese che garantisce anche tripli salari per chi oltrepassa la frontiera per lavorare in ambienti sanitari come infermiere/ operatore sanitario- costituisce vera e propria emergenza. E Como, oltre ad esserlo - città di confine italo/elvetico -mi pare porti già con sé fatiche profonde, credo anche antropologiche, storiche, che ne fanno, a mio sentire, un luogo non facile alle relazioni, anche diffidente. Sarà la morfologia di un territorio-conca, tra lago e montagne, che si "separa" da ciò che ne è fuori, sarà una certa storica separazione/ opposizione, di potere, militare, religiosa (intendendo per quest' ultima l'appartenenza ad una sua diocesi, che ha anche combattuto con quella ambrosiana nella guerra decennale di fine 1100) dalla vicina (ed aperta) Milano, che peraltro ha sempre cercato di "inglobarla", sarà l'essere luogo di transito su una via verso una frontiera, vicina quella geografica - amministrativa (Ponte Chiasso-Chiasso), un po' più a nord quella culturale-linguistica (al di là del Passo del San Gottardo, ad Andermatt, canton Uri, la lingua ufficiale è quella tedesca), ad averla forgiata in questo modo. D'altronde l'ambiente forgia l'animo, l'ambiente (antropologico/storico/culturale/ familiare) consegna bellezze, carismi, ma anche ferite profonde, che a volte neanche si vedono o che si vogliono vedere. Lo concludo oggi, il servizio al Valduce, accompagnando una salma di un uomo di mezza età, dal sesto piano, reparto cardiologia- il luogo dove ho trascorso una buona parte del tempo negli ultimi due mesi, in cui quell'uomo stamattina alle 5 è "passato via da questa vita " - al seminterrato, in cui giacciono le salme (quattro nella giornata di oggi) in attesa delle pompe funebri. Le grida di disperazione dei parenti - compresa la madre- del defunto, sono per me echi che compongono ciò che sento essere nel mio cammino, una scommessa su Dio, come nella celebre "scommessa" di Pascal, vale a dire quel puntare su Dio, sulla vita eterna che è nel suo amore, puntare sullo spirito, perché la carne, oltre che debole, si consuma velocemente, passa, finisce, scompare. Polvere siamo, polvere ritorniamo: "Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris" dal lat."Ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai". Siamo polvere, terra, argilla, ma se ci lasciamo plasmare dalle mani di Dio diventiamo una meraviglia, "Siamo polvere nell’universo. Ma siamo polvere amata da Dio" come ricorda Papa Francesco; ricordando, ricordandoci, di vivere in pienezza, ossia nell'apertura a relazioni sane e di cura, nella consapevolezza, nella generosità e disponibilità al prossimo, nella gratitudine, nell'amore in definitiva, in ogni istante che ci è concesso (se esiste l'amore allora esiste Dio" citando ancora Pascal). Ps: Non ho mai rivendicato, non avrebbe senso per me, il mio essere nato e cresciuto a Milano, città che ho sempre trovato un pò claustrofobica, così com'e' cementificata, però ringrazio Milano per la sua apertura di cui mi sono impregnato, e che porto con me, ovunque andrò. Ps 2: un raffronto che forse non ha senso, oppure chissà, la Diocesi Di Milano ha avuto come guida piu' longeva quella del Cardinal Martini, profeta della Chiesa e dell'universalità della Chiesa, mentre quella di Como ha avuto come guida, tra le più longeve, quella del Vescovo Maggiolini, più e meno vicino, se non anche ispiratore, di movimenti identitari, di rivendicazione localistica e separatistica, che ci sia una relazione? Un caro saluto. Giuseppe Mantegazza
Alessandro Maggiolini il 19 marzo 1990 è insediato a Vescovo di Como. Rimase alla guida della diocesi lariana per quasi 18 anni, fino al 2006 Carlo Maria Martini, Gesuita, è insediato all' Arcidiocesi di Milano il 6 Gennaio 1980. Rimase in carico fino al 2002

sabato 23 dicembre 2023

Miracolo Di Natale, Buona Nascita.

Per secoli l'affresco di Piero Della Francesca "Madonna del parto" (foto in allegato) e' stato cosiderato un'immagine scomoda e inadeguata del miracolo di Natale. Invece non conosco immagine piu' toccante dove l'apprensione, il coraggio e la dignita' della partoriente sono rappresentati meglio. Genna in amarico (lingua semitica della cara ed amata Etiopia) significa Natale, ma anche "non ancora" . Il mondo e' ancora pieno di dolore e distruzione, ma c'e' una speranza dopo ogni travaglio...buon cammino Giuseppe

domenica 17 dicembre 2023

Vita Piena, Buon Compleanno Papa Francesco

Un Papa profetico, che denunciò di guerra mondiale combattuta a pezzi sin dall'inizio del suo Pontificato; un Papa umano, capace di umanizzare. Che poi, umanizzare è curare, è portare, testimoniandolo, uno sguardo di bene profondo ed illuminato - spontaneo ma cercato e voluto come una carezza - sulla vita, su ciò che vi/ci accade, negli eventi, nelle relazioni soprattutto. Ed allora un augurio di vita ancora piena a Bergoglio, ed a noi, se capaci, coi nostri limiti, di seguirlo, di seguire ciò che lui indica, il desiderio (nostalgia delle stelle) di Dio. L'augurio di portare e trasmettere il bene, quel bene che illumina, che "scompiglia", che cambia, cura ed umanizza, e che ha un prezzo: quello della libertà- la via maestra per cambiare e liberare i cuori, liberare il mondo. Allora, cari cari auguri al Papa Francesco💓, uomo libero, illuminato, in cammino con noi verso le stelle, verso Dio... PS la foto la scattai in Vaticano pochi mesi dopo la sua elezione, era il 2013. Lo vidi poi in altre occasioni, in Africa(a Nairobi ed in Uganda), a Sarajevo...quanto entusiasmo e quanto affetto x lui!