domenica 5 giugno 2022

Un soffio leggero, anche a Kibera ( Estrema Periferia Umana)

Un campo da golf, a poche decine di metri da una delle aree più povere al mondo. Slum di Kibera, Nairobi: centinaia di migliaia di persone ammassate in baracche di lamiera - in cui non c'e accesso ad acqua potabile - a tentar la sopravvivenza rovistando in cumuli di rifiuti, da riutilizzare, da vendere, con cui tirare avanti, a campare possibilmente. Persone, animali, rifiuti: tutto è relazione, tutto è frutto, sano o decomposto, della stessa relazione. Relazioni malate producono "decomposte" - e maleodoranti- realtà di scarto, di malattia, di contraddizioni strutturali. La società dello scarto l'ha definita Bergoglio. Un campo da golf, dove facoltosi, magari annoiati, muzungu (bianchi occidentali) e facoltosi locali, giocano a golf, percorrendo chilometri e chilometri in piccoli e sparuti gruppi, provando lo swing vincente, la hole in pochi colpi. Quanta acqua si consuma per la manutenzione del green? Forse più di quanta se ne consuma nell'intero slum? Un campo da golf di 18 buche - dove qualche decina di players si affrontano - occupa decine e decine di ettari di terreno, anche fino a 70-80. E lì, a pochi metri, separato da alte mura, anche da fili elettrici dissuasori, la baraccopoli. Pare sia la più grande d'Africa, pare che fino a diverse centinaia di migliaia di persone ci sopravvivino schiacciate ed oppresse, in uno spazio che non è nemmeno 4 volte quello di un campo da golf *. Stamattina, durante la celebrazione della Messa, officiata nella Chiesa che si trova all'interno dello stesso slum di Kibera, i cori in kiswahili si elevavano con un' armonia tale da commuovermi. Musiche e canti sublimi, armoniosi, accompagnati da balli di una vitalità perpetua, invincibile, anch'essa armoniosa. Accanto a me una mamma con il suo piccolo, forse di nemmeno un anno, abbracciati. Il piccolo totalmente abbandonato ed amorevole, stretto nel caldo petto della mamma. L'immagine più bella dell'armonia. Anche qui, nonostante le ferite della disarmonia strutturale della società dello scarto ( Kibera è una enorme ed oscena ferita in questa nostra umanità), e' preservato un codice naturale di armonia, da cui proveniamo, a cui siamo destinati. Oggi è Pentecoste, giornata in cui si celebra la discesa dello Spirito Santo. C'è, per chi crede, un soffio leggero che ha il peso della storia, della pace, della giustizia e dell'amore che prevalgono su tutto, e che conducono la storia stessa. Il soffio incessabile della trasformazione umana e sociale. Un soffio che ha sempre il peso ( leggero) dell'armonia. Soffia spirito, a rinnovare la faccia della terra. A rinnovare cuori intorpiditi. Ad aprirne le porte, le nostre, insieme alle nostre mani e braccia ancora chiuse. Soffia spirito, a donarci pienezza e leggerezza di vita. GLM Kibera ( Nairobi) "Oggi Kibera si estende per oltre 200 ettari nel cuore della capitale. Con un tasso di crescita annuo del 17%, il numero di abitanti varia tra 700.000 e un milione secondo le ONG (molti dei suoi abitanti sono migranti stagionali) e questo per una densità di oltre 2.000 persone per ettaro. Con una densità da 8 a 9 persone per stanza, Kibera è oggi considerata la più grande baraccopoli dell'Africa" Tuttavia, le statistiche ufficiali non forniscono affatto le stesse cifre. Secondo l'ultimo censimento, 170.000 persone vivono a Kibera. Se questo rapporto deve essere qualificato, perché gli Stati devono guadagnare riducendo al minimo le dimensioni degli slum, la cifra di un milione è senza dubbio esagerata" fonte UN