sabato 3 settembre 2016

Donald Trump A Detroit.





C’e’ chi cantava “we shall overcome” di Joan Baez, chi scandiva in coro “Mr Hate leave my state” (Mister odio lascia il mio stato) e “dump Trump” (mollate Trump);
oggi centinaia di persone hanno sfilato davanti alla Chiesa Great Faith Ministries, una tra le piu’ importanti comunita’ religiose battiste afro-americane, con base a Detroit e con diverse sedi negli Stati Uniti ed in Africa, mentre Donald Trump teneva il suo discorso accanto al Reverendo Wayne T Jackson, Vescovo e Pastore della Chiesa.
Il voto della minoranza afro-americana  e’ sempre stato, in grande maggioranza, ad appannaggio dei democratici, ed a Detroit (dove l’80% della popolazione e’ di colore) nel 2008 Obama prese il 97% dei voti contro l’allora sfidante repubblicano John Mcain, mentre nel 2012 prese il 98% contro il 2% di Romney.
Ma gli ultimi sondaggi fotografano una realta’ molto piu’ complessa e mutevole rispetto al passato, anche tra i voti della minoranza di colore, dove la percentuale di chi ha intenzione di votare per i democratici tra due mesi, e’ molto piu’ bassa rispetto a quella bulgara delle ultime due elezioni presidenziali.
Con l’obbiettivo di raggiungere un terzo dei voti di questa minoranza, Trump oggi ha fatto visita a Detroit, citta’ storica e simbolica della cultura afro-americana.
Il Vescovo Jackson, a capo della Great Faith Ministries, ha invitato il leader repubblicano per un’intervista che e’ stata registrata sul canale della Chiesa Impact network, che ha un’utenza di circa 50 milioni di persone,
mentre Trump teneva il suo discorso, senza giornalisti, davanti ad un pubblico selezionato dal Vescovo stesso, fuori dalla Chiesa centinaia di dimostranti afroamericani, ma anche decine di ispanici e bianchi, manifestavano il proprio dissenso nei confronti del candidato repubblicano, controllati a vista da cecchini dei reparti speciali della polizia che si affacciavano dai tetti, da uomini dello Swat, da agenti a cavallo ed in tenuta antisommossa.
Ci sono stati minuti di tensione quando i dimostranti, subito bloccati dalla polizia, hanno cercato di entrare in Chiesa per impedire a Trump di rilasciare l’intervista.
Seppure il reverendo Jackson sia stato molto criticato da altri esponenti della sua stessa comunita’, anche per via del suo tenore di vita da milionario (il Vescovo, sposato con 9 figli, uno dei quali Brandon T. Jackson e’ un noto rapper ed attore hollywoodiano, pare abbia  proprieta’ immobiliari per milioni di dollari), l’intento di dividere, almeno in parte, la comunita’ afro-americana pare abbia avuto successo.
Trump nei sondaggi sta’ recuperando il distacco con Hillary Clinton, grazie soprattutto al tentativo di ridurre la repulsione che le minoranze, quella ispanica in testa, provano per lui; il suo recente viaggio in Messico aveva lo stesso obbiettivo.

 















Sostenitore di Trump davanti alla Chiesa Afroamericana




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