venerdì 27 agosto 2021

4 Mesi D'Autunno (E Di Noviziato Ancora)


 

Ormai mancano esattamente 4 mesi alla fine di questo noviziato, poi i voti, poi l'Africa. Questo è il programma, che poi sarebbe il raggiungimento di un obbiettivo. Tornare in Africa, x di più  dopo aver superato prove, "senza risparmio, con coraggio, e senza compromessi", proprio x citare le parole di una cara amica, ed anche senza sconti aggiungerei io. In questi anni sono diventato un po' più forte, consapevole, un po' più benevolo, soprattutto più  capace di giocarmela nelle relazioni ( la cosa più importante) alla pari, nel possibile, in autenticità...

Ora ho davanti quest'ultimo periodo, autunnale, e qui in Salento dell'autunno inizio a sentirne le atmosfere: gli odori, le piante bagnate, l'umidità del bosco, il fresco che inizia ad avvolgermi durante la camminata alla luce di una torcia, al buio, dopocena nel parco qui dei comboniani di Cavallino ( con gatta, ormai amica, che mi accompagna, ed altri gatti che curiosando osservano, riconoscendomi come gattaro affidabile e gentile) . 

Dopo 2 mesi e mezzo di caldo accelerato, da 2 giorni piove ad intermittenza, con forti temporali che hanno abbassato di molto le temperature.

L'autunno l'ho sempre amato: l' inizio della stagione per l'energia che si accumulava in estate, pronta a spalancare sogni e progetti, pronta a rinnovare propositi, speranze, impegni...poi verso la fine, pian piano andando verso l'inverno,  i colori brulli ed allo stesso tempo luminosi dei paesaggi, le foglie dorate, le piante impazzite per la straordinaria bellezza dell'ultimo sussulto di vita, prima della fine. Così come i tramonti, la meraviglia finale, la traccia più bella, il ricordo più indelebile.

L'autunno delle valli  incastonate tra i laghi e le montagne ( dove sono le mie radici affettive con la terra, pur essendo io nato a Milano), ma anche l'autunno del celebre ed unico foliage del nord America, ma anche la solitudine tempestosa dell'Atlantico in Portogallo. 

E poi ancora la lucidezza del mare di Sicilia l'anno scorso, le sue spiagge vuote, ed io unico, a fare il bagno ( fin quasi alla fine di Novembre, ma nulla di così temerario, visto che le acque erano ancora tiepide, non certo fredde x uno abituato a nuotare, già dall' inizio delle estati, da piccolo, nei laghi di Lugano e Como)...

L'autunno, confido in lui, lo vivrò nell'apice del discernimento...ammirando il bosco, le piante, i fiori  del parco, ed il mare, che mi è  ancora più lieve d'autunno...

Vorrei arrivare all'Africa, di nuovo, forse proprio per confrontarmi con un me "rinnovato", forse cambiato, forse in grado anche di stare  in piedi senza l'Africa stessa, forse in grado di decidere, ma lì ed allora,  e di ammettere che gli obbiettivi cambiano, che noi cambiamo. E che non siamo in funzione di essi, ma in funzione del cammino. Il cammino si apre camminando...

"Un tempo veloce, un attimo fuggevole,

strade percorse, sentieri di vita, memorie d’uomini,

passi  che si fanno affannosi, l’orizzonte vicino ci attende.

E’ l’autunno, che di colori e’  tripudio, il piu’ caparbio,

il  piu' strabiliante inno alla vita,

 tenacia di speranza".


" Autunno caparbio,

proteso all'estate trascorsa,

 il tuo sole  ricorda un illusorio Agosto, 

 il tuo calore ci 

illude d'immortalita'.

Autunno,

 che di colori sei tripudio,

 fai  affievolire il verde

rigoglioso,

e divampare, su monti  imbruniti,

Il rosso vermiglio di foglie tremolanti.

Autunno, 

preannuncio di 

un bianco candor,

di un brivido freddo che smorzera' quest'illusorio calor.

Autunno, 

palco ed attore dell'ultimo e piu' strabiliante spettacolo della madre della vita,

colmi noi spettatori, della

speranza di un lieto fine"

GLM

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